Prima di discutere su quale possa essere il metodo di studio più adatto per ogni studente, chiariamo cosa si intenda per metodo di studio.
Cos'è il metodo di studio
Il Metodo di Studio è un insieme di azioni compiute per studiare nel modo più personalizzato, più adeguato ed efficace possibile. Quella tecnica che permette di apprendere un determinato argomento nel minor tempo possibile e nel modo più proficuo.
Il problema sta nel fatto che, in realtà, non esiste un metodo di studio universale, che si possa adattare alle caratteristiche di ogni studente.
Ogni mente ha una propria struttura unica ed inimitabile, ogni studente presenta delle specifiche abilità e competenze ed è pressoché impossibile dettare una regola sul modo di studiare che vada bene per tutti. Molto dipende infatti dipende dal modo in cui il cervello reagisce agli stimoli e alla stanchezza o dal tipo di memoria che si possiede.
Ad ogni studente il suo metodo
Prima di mettersi alla prova per trovare il metodo di studio più adatto, ogni studente dovrebbe soffermarsi a riflettere sui seguenti punti:
- Quanto spesso si distrae?
Prendere coscienza della propria propensione alla distrazione è assolutamente necessario. Questo lo aiuterà a scegliere adeguatamente il luogo dove mettersi a studiare, in un posto tranquillo allontanando tutte le possibili distrazioni (cellulare, tablet, tv, computer, ecc.).
- Quanto dura la sua concentrazione?
Gli basterà cronometrarsi durante lo studio e controllare per quanto tempo riesce a rimanere concentrato prima di cominciare a rallentare. Questo lo aiuterà a capire per quanto tempo riesce a stare di fronte ai libri con la stessa intensità e lo stesso livello di attenzione.
- Quali sono le materie che considera più difficili?
È importante rendersi conto anche di quali sono i propri limiti legati alla materia studiata. Ognuno di noi è più portato per una materia piuttosto che un’altra e anche questo fattore può incidere sulla scelta del metodo di studio.
È quindi consigliabile fare un elenco, anche scritto, delle materie da studiare, dalla più alla meno difficile. Creare la propria scaletta può aiutare a controllare anche sentimenti di ansia, sopraffazione o sentimenti di scarsa autoefficacia che possono demotivare lo studente.
Parola d'ordine: sperimentare
Dopo essersi soffermati a riflettere sul proprio funzionamento è il momento di mettersi alla prova, di sperimentare i vari metodi.
Solo con l’allenamento lo studente potrà riuscire a capire qual è davvero il metodo in grado di aiutarlo. Il più efficace non sarà quello che gli consentirà di prendere un voto più alto, ma bensì quello con cui riuscirà a sentirsi maggiormente preparato faticando di meno. Quali sono quindi i metodi di studio più efficaci:
1. Schemi e mappe concettuali
È adatto a chi ha una memoria schematica, che da una semplice parola chiave riesce a ricollegare il concetto più ampio. In fase di ripasso gli permetterà con un semplice sguardo allo schema costruito di ricordare l’intera lezione.
2. Riassunti
Utili per coloro che, per ricordare i concetti, hanno bisogno di scriverli e di rielaborarli con le proprie parole. È decisamente importante prendere gli appunti della lezione in classe e poi, una volta tornato a casa, ricopiarli e integrarli con le nozioni del libro.
3. Leggere e ripetere a voce alta
È il metodo di studio più classico. Utile per coloro che ancora non riescono a rielaborare i concetti in maniera personale e hanno bisogno di affidarsi al libro, senza memorizzarlo però in maniera meccanica e anonima.
4. Registrazioni vocali
Più adatto agli studenti universitari, che hanno la possibilità di registrare la lezione del docente e in particolar modo a chi ha una spiccata memoria uditiva. Una volta a casa si ascolterà nuovamente la lezione del professore prendendo qualche appunto schematico.
Cosa non fare quando si studia?
NO AL CELLULARE: anche se negli ultimi anni è diventato un utile strumento per scaricare materiale digitale, recuperare i compiti lasciati dai professori sul registro elettronico, chiedere informazioni sul gruppo classe dei compagni… lo smartphone non è un buon alleato per imparare a studiare.
Potrebbe creare molte fonti di distrazione.
NO ALLE SESSIONI ESTREME DI STUDIO: è sconsigliato rimanere a studiare per molte ore di fila. Rischiamo di compromettere le capacità mnemoniche per i giorni successivi. Diluire nel tempo lo studio e prevedere pause controllate permettono invece al cervello di codificare meglio le informazioni.
Se ancora non sei riuscito a trovare il metodo di studio più adatto a te, con un aiuto professionale possiamo riflettere insieme sullo stile di apprendimento per te più funzionale e allenarci ad utilizzare le varie tecniche.
IMPARARE AD ESSERE AUTONOMO TI AIUTERÀ AD ESSERE ANCHE PIÙ FELICE E FIERO DI TE STESSO!
Bibliografia e sitografia
Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT, “Imparare a studiare”, Erickson, 2015.
Pontalti B., “Laboratorio Mappe”, Erickson, 2016.
Friso G., Amadio V., et al., “Studio efficace per ragazzi con DSA”, Erickson, 2012.
https://www.gliaudacidellamemoria.com/metodo-di-studio-efficace/