Una guida completa all'igiene orale dei bambini, dalla nascita all'adolescenza, a cura della dott.ssa Martina Bazzocchi, odontoiatra e ortodontista. Dall'importanza della cura durante la gravidanza alle migliori pratiche per prevenire carie e mantenere denti sani in ogni fase della crescita. Consigli utili e pratici!
L'igiene orale dei bambini e dei ragazzi così come l'igiene personale deve essere curata quotidianamente.
Nel caso del neonato la cura all'igiene orale avviene anche prima della nascita, cioè durante la gravidanza.
È stato accertato da diversi studi quanto sia importante che la futura madre, durante la gravidanza curi anche l'aspetto dell'igiene orale perché altrimenti potrebbe avere ripercussioni sulla vita e sulla salute orale del bambino.
Sappiamo che la carie è una patologia che può essere trasmessa dalla madre, dal caregiver (chi si occupa del bambino dalla nascita) al bambino; alcuni batteri presenti nella bocca della madre possono causare parodontiti e altre manifestazioni orali e possono essere trasmessi al feto tramite il circolo sanguigno causando pre-eclampsia, parto pretermine o dare alla luce un bambino sottopeso.
Quindi è importante che la madre ancora prima di una possibile gravidanza o in gravidanza abbia cura della propria igiene orale e faccia controlli regolari dal dentista e insieme a quest’ultimo attuare un piano di cura e di igiene regolare per mantenere sano il cavo orale.
Un mito da sfatare è quello che in gravidanza la donna non deve andare dal dentista.
Anzi evitare di andare può causare un peggioramento dello stato di salute con conseguenze anche gravi.
A tal proposito esistono dei protocolli studiati e approvati dalle linee guida ministeriali su come e quando intervenire.
Ecco qui riassunta in pochi passi:
Per qualunque problema ai denti o alle gengive, consultare subito il dentista: non c’è nessuna controindicazione ai trattamenti durante la gravidanza!
Non temere se il dentista intende utilizzare farmaci o sostanze particolari (antibiotici, anestetici locali, analgesici, collutori ecc.): basterà comunicare lo stato di gravidanza ed egli sceglierà i presidi corretti.
Dal momento in cui nasce il bambino al momento dello svezzamento si nutrirà esclusivamente di latte.
I genitori dovrebbero pulire bocca e gengive del neonato almeno una volta al giorno, usando un panno morbido pulito o un pezzetto di garza bagnato.
In questo modo, il bambino si abitua fin da piccolo all'igiene orale.
Per farlo si può cullare il bambino tra le braccia o sedersi davanti al proprio partner, con le ginocchia a contatto, e porvi sopra il bimbo. In questo modo, si possono tenere sotto controllo la testa e le mani del neonato e si può guardargli meglio in bocca.
Una manovra molto importante sia durante il lavaggio che per tenere sotto controllo lo stato dei denti, è possibile sollevare leggermente il labbro (manovra “lift the lip”) per raggiungere meglio l'intera superficie dei denti, in particolare il margine gengivale, dove si formano piuttosto frequentemente dei depositi.
Dalla nascita del primo dentino invece sarà opportuno iniziare a spazzolare due volte al giorno con spazzolini adatti all'età, testa piccola e setole morbidissime e dentifricio al fluoro 1000 ppm.
La quantità di dentifricio sarà minima, uno “striscio” nei bambini sotto i 2 anni, mentre fino ai 3 anni di età la quantità dovrebbe essere come un “chicco di riso” in modo da evitare qualsiasi ingestione accidentale in eccesso.
Per ogni età c’è lo spazzolino adatto, alcuni hanno le setole colorate in modo da suggerire la quantità corretta di dentifricio.
Dai 3 anni è possibile iniziare già con l’utilizzo dello spazzolino elettrico con testine dedicate che aiuterà notevolmente l’igiene soprattutto in casi di bambini poco collaboranti e nei bambini con bisogni speciali. In questa età la quantità di dentifricio corretta è “pea-size”.
È bene ricordare che è meglio evitare di sciacquare il dentifricio dopo che il bambino ha lavato i denti per permettere l’efficacia del fluoro.
Quando i denti da latte erompono e iniziano a stringersi tra loro va utilizzato anche il filo interdentale in modo da andare a pulire gli spazi stretti e non raggiungibili dallo spazzolino ma che sono spesso oggetto di carie.
Esistono in commercio vari tipi in base alle necessità, tra cui anche quello con un archetto che risulta essere più comodo per i bambini e i genitori.
Dai 6 anni a circa 12 anni la quantità di fluoro nel dentifricio aumenta a 1400 ppm, per poi passare ai canonici 1450 ppm.
La quantità di fluoro nel dentifricio dipende anche dalla situazione orale del bambino e sarà il dentista pediatrico a prescrivere quello più adatto all’esigenza.
Lo spazzolino per i bambini deve avere queste caratteristiche:
Tecnica di spazzolamento: si chiama tecnica di Bass modificata in cui si inclina lo spazzolino a circa 45 gradi partendo dalla gengiva e ruotando il polso spazzolando il dente; si aggiungono movimenti circolari della tecnica a rullo per essere il più efficaci possibili.
Ministero della Salute. Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2317_allegato.pdf
Salute orale di mamma e bambino nei primi mille giorni di vita di Luigi Paglia, Roberto Gatto. Ed. tecniche nuove, 2022
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Antonella Polimeni, Odontoiatria Pediatrica, © 2019 Edra S.p.A.
Ministero della Salute. Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva (2017)
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