Quando si parla di infanzia ed età evolutiva una delle tematiche che emerge con maggiore frequenza è il concetto di benessere psicologico nei bambini. Ma a cosa rimanda veramente questo costrutto tanto ampio quanto controverso?
Se non siete alla ricerca di risposte banali e siete disposti ad esplorare le molteplici sfaccettature e sfumature di significato di questo tema, rimanete su questa pagina e preparatevi in breve tempo a chiarire tutti vostri dubbi sul benessere psicologico dei bambini.
Definizione benessere psicologico
L’Organizzazione Mondiale della Sanità configura il benessere psicologico come la condizione esperita in cui un individuo riesce a sfruttare pienamente le proprie capacità cognitive ed emozionali, interagendo così in maniera funzionale e costruttiva con l’ambiente che lo circonda.
Ancora, la psicologa e docente Carol Ryff propone un modello multidimensionale del benessere psicologico che identifica il costrutto come il risultato della compenetrazione di sei fattori che rivestono un ruolo chiave per un sano sviluppo di un soggetto: autonomia, padronanza del contesto, crescita personale, relazioni positive con gli altri, sensazione di avere uno scopo, accettazione di sé.
Ma al di là di queste nozioni tanto interessanti quanto astratte e complesse qual è il vero volto del benessere psicologico nel bambino? E cosa rimane una volta caduti i veli dei tecnicismi?
Cosa significa stare bene psicologicamente per un bambino?
Durante l’infanzia il benessere psicologico nei bambini si riduce essenzialmente a due semplici parole: essere accettati ed essere amati.
In tenera età difatti l’approvazione da parte degli adulti di riferimento riveste un’importanza vitale ed il rapporto tra benessere personale ed accettazione da parte dell’altro è a tal punto viscerale e simbiotico, da condurre il bambino a sacrificare la propria autenticità qualora i suoi bisogni e l’approvazione altrui si pongano in termini antitetici.
Il timore di perdere l’amore dei caregivers si profila all’orizzonte come un’ombra dai contorni così terrificanti che il bambino posto di fronte ad un bivio tra il proprio Sé ed il Sé degli altri, decide di rinunciare a sé stesso per sposare in toto le aspettative altrui.
Sviluppare un falso sé e tradire la propria vera natura sembra dunque essere la conseguenza logica: il prezzo da pagare per ricevere la tanto agognata stima ed un po’ di amore.
Ed ora una domanda starà facendo capolino in maniera insistente nella mente di molti genitori: come non incorrere in questo errore, ma soprattutto come cominciare ad amare veramente mio figlio?
Autenticità & Benessere Psicologico : il rovescio della stessa medaglia
Se fate un salto nel passato e provate riflettere... vi è mai capitato da bambini di mostrare gioia o soddisfazione per qualcosa di voi stessi di cui andavate fieri e di non essere rispecchiati dalla stessa emozione da parte dell’adulto di riferimento?
Ricordate anche la sensazione di delusione che vi ha attanagliato insieme al desiderio di volere essere “migliori”?
Non accogliere la vera natura del proprio bambino è solo uno dei tanti errori che a volte gli adulti commettono in buona fede nel loro percorso verso la genitorialità, forse spinti dal desiderio inconscio di proiettare personali desideri o bisogni insoddisfatti sui figli, che diventano così una mera propaggine narcisistica e non individui dotati di autonomia psichica.
Il genitore inconsapevolmente sente di “desiderare il meglio” per il proprio bambino, senza sapere che desiderare il meglio per qualcun altro senza accoglierne la sua vera essenza soffoca il benessere psicologico del ricettacolo delle nostre proiezioni.
Accoglienza benevola delle unicità del bambino e costruzione di un ambiente familiare validante diventano dunque le principali parole chiave per la promozione di benessere ed autenticità .
Il ruolo dei genitori nel benessere psicologico dei bambini
Il ruolo di genitori è senza dubbio un ruolo tanto gratificante quanto intriso di criticità ed ostacoli.
Ma se state tutti guardando nella direzione del benessere psicologico dei vostri figli, improntare ogni vostro comportamento alla validazione del vostro bambino diventa imperativo all’interno di una società intrinsecamente richiedente e fonte di ansie e paure.
Attenzione: accettazione non coincide con tolleranza di comportamenti disfunzionali, bensì con accompagnamento ed accoglienza delle peculiarità del bambino, all’interno di un percorso psico-educativo di crescita condiviso.
Sitografia
BenesserePsicologico nei Bambini - Neuraxpharm Italia
FalsoSé e Vero Sé: la ricerca della propria autenticità - Psicologia(stateofmind.it)