Che cosa è il bruxismo?
Per bruxismo si intende un comportamento abitudinario che porta il soggetto, soprattutto durante la notte, a digrignare i denti o a sfregare l’arcata dentale superiore con quella inferiore.
E’ un disturbo che può insorgere anche in età pediatrica e i primi episodi di bruxismo nei bambini possono verificarsi già da molto piccoli con lo spuntare dei primi dentini, anche se la frequenza aumenta con l’inizio della scuola primaria.
Il bruxismo può presentarsi in diverse forme: sia legate a problematiche fisiche che di tipo psicologico e può mostrarsi in modalità lievi e transitorie, oppure più frequenti e stabili.
In quest’ultimo caso può condurre a conseguenze potenzialmente pericolose e dannose per il benessere del bambino, motivo per cui è importante esserne a conoscenza e saperlo riconoscere.
Quali cause?
Le cause del bruxismo nei bambini possono essere molteplici: i motivi per cui un bambino inizi questo comportamento ripetitivo durante la notte, infatti, possono essere imputabili sia a problematiche organiche di tipo dentale e legate al cavo orale, oppure molto frequentemente sono correlate a cause di tipo psicologico.
I bambini infatti, come gli adulti, tendono a somatizzare problematiche psicologiche legate a periodi di stress o ad eventi traumatici (es. separazioni / divorzi).
Anche eventi fisiologici come cambiamenti a livello familiare legati alla nascita di un fratellino/sorellina, cambiamenti repentini nella routine, inizio della scuola, o qualsiasi altro evento scatenante che il bambino vive come molto intenso e che fatica ad elaborare, possono scatenare tensioni responsabili dell’esordio del bruxismo.
Prima di poter intervenire nella gestione di questo disturbo evolutivo, è importante fare riferimento ad un'équipe multidisciplinare formata da pediatra, dentista / odontoiatra pediatrico e psicologo infantile per poter effettuare una corretta diagnosi e per escludere prima di tutto cause organiche importanti legate a sindromi genetiche o ad altri disturbi del neurosviluppo.
Altri fattori associati a bruxismo, soprattutto a quello notturno, sono i disturbi del sonno, le parasonnie e le apnee notturne.
Come intervenire per il bruxismo infantile?
Proprio per la grande eterogeneità delle cause e della tipologia di bruxismo, non tutti i bambini necessitano di cure mediche.
I casi in cui il movimento ripetitivo e il digrignamento dei denti sono occasionali e non provocano lesioni dentali o dolori ai denti e alla bocca, nonché tensioni al collo e alle spalle (a causa della rigidità mascellare), non necessitano di trattamento ma solo di monitoraggio da parte dei familiari.
Diversamente, è importante la presa in carico multidisciplinare in quei casi in cui:
- il bambino inizia a manifestare disagio fisico legato a dolore specifico (rigidità muscolare, ipersensibilità dentale al caldo e al freddo, mal di orecchie) o in associazione ad altri disturbi legati al neurosviluppo del bambino (es. Sindrome di Rett, Sindrome di Down etc). In questi casi è importante identificarne le cause e iniziare un trattamento mirato.
- il bambino mostra, oltre al bruxismo notturno, altri comportamenti diurni atipici o meritevoli di attenzione, nonché manifestazioni di disagio psicologico (ansia, panico, crisi di rabbia o di pianto). Anche in quei casi in cui siano stati vissuti dal bambino eventi stressanti, la somatizzazione notturna del disagio, infatti, può rappresentare un campanello d’allarme ed è importante in questi casi la presa in carico di tipo psicologico e familiare per evitare che il problema del bruxismo si intensifichi e porti a fastidi secondari come cefalee, stanchezza, irritabilità e fatica a concentrarsi.
Trattamento di tipo psicologico del bruxismo infantile
Se le cause del bruxismo in età pediatrica sono relative a problematiche psicologiche è importante rivolgersi ad un professionista della salute mentale specializzato nell’età evolutiva.
Stringere i denti, come abbiamo detto, può essere uno dei sintomi di ansia e stress e pertanto un accurato percorso psicologico può interrompere quest’abitudine andando a lavorare sulla tensione emotiva.
Uno dei protocolli più utilizzati per favorire il rilassamento mentale e fisico è quello basato sulla Mindfulness.
Contrariamente a quanto si pensi, la Mindfulness è un approccio molto adatto e apprezzato anche dai bambini.
Grazie alla versatilità delle tecniche di rilassamento, infatti, è possibile portare il bambino anche attraverso il gioco, a esercitare la sua capacità di essere nel ‘qui ed ora’ prendendo dimestichezza con il proprio corpo e aumentando la consapevolezza del funzionamento della propria mente.