Sono sincera, la parola compiti associata a vacanze natalizie non mi è mai piaciuta. Come insegnante penso che il riposo sia sacro diritto dei ragazzi che nel mondo di oggi sono pressati da ritmi di studio e in seguito lavoro competitivi e ansiogeni.
Ma cosa fare se ci si trova di fronte alla classica “lista dei compiti per casa”?
Come gestire i compiti per le vacanze natalizie
Innanzitutto, organizziamo un planner delle vacanze e cancelliamo tutti i giorni in cui studiare non deve essere la priorità. In seguito, proviamo a capire quante e quali materie sono da affrontare, anche e soprattutto in vista di possibili verifiche e interrogazioni al rientro dalle vacanze.
Darsi degli obiettivi è sicuramente un buon modo di cominciare! Per chi ha figli con un PDP, invece, consiglio sempre di capire cosa sia necessario svolgere, in modo da escludere tutto ciò che avrebbe solo modo di affaticare ulteriormente.
A volte una piccola giustificazione può essere indispensabile per questi ragazzi, per preservazione autostima e motivazione personale.
Lasciate i vostri figli iniziare dalla materia che sentono meno pesante, proprio perché la tecnica del “ti obbligo a fare un po’ ogni giorno così finisci in tempo” spesso con i ragazzi non ha una grande valenza e, anzi, per esperienza, va a deteriorare il rapporto genitore – figlio e figlio – scuola.
Non ponete al centro delle vacanze lo svolgimento dei compiti, proprio perché esse sono il momento migliore per fruire di altre esperienze che arricchiranno sicuramente il bagaglio esperienziale di ogni ragazzo: un’uscita sulla neve, una serata al cinema, un gioco da tavolo con un genitore o anche, banalmente, il giusto tempo da dedicare alla noia.
Le vacanze per recuperare
Le vacanze, però, con il loro ritmo lento, possono essere un ottimo momento per riprendere qualcosa che magari in classe non si era capito o che non vale la pena lasciare irrisolto, provando a sperimentare altre modalità di apprendimento: lo studio con qualche parente o ritrovarsi con qualche amichetto (anche di altre scuole) per affrontare i dubbi assieme.
In ogni caso, da insegnante vi dico di fare tutto senza preoccuparvi di non riuscire a finire, perché forse l’aspetto più importante è quello di vivere questi momenti senza quel carico di ansia che contraddistingue la vita scolastica quotidiana.
Parola d'ordine: organizzazione
Non dimentichiamoci, inoltre, di insegnare ai ragazzi che l’organizzazione è importante non durante le vacanze natalizie, ma anche durante tutto l’anno e che è uno degli aspetti più utili per affrontare con serenità i “temuti” compiti per casa.
Sono indubbiamente d’accordo che qualcuno di voi potrebbe dirmi che a volte gli insegnanti esagerano con i compiti e penso che in quel momento essere genitori consapevoli e attenti permetta di saper selezionare quelle che possono essere le urgenze da affrontare.
Inoltre, per concludere, vi segnalo anche la possibilità di fare riferimento a siti come Superprof o Bsmart tutors per trovare una persona che possa aiutarvi nella gestione di questi momenti, proprio per eliminare il conflitto compiti – genitori – figli, che in alcune età, come quella adolescenziale, possono minare le basi una serenità familiare.