Parlare della morte ai bambini è qualcosa di molto difficile e molto delicato, per questo può essere utile confrontarci col parere di uno specialista. La dott.ssa Francesca Dini, psicologa dell'età evolutiva, ci da alcune preziose indicazioni al rguardo.
Sicuramente parlare della morte non è mai semplice; non lo è per gli adulti e neppure per gli operatori sanitari. La difficoltà aumenta quando bisogna parlare della morte ai bambini.
Il lutto e la morte sono argomenti socialmente poco accettati, che ci fanno sentire impotenti e ci fanno soffrire di una sofferenza spesso non traducibile.
Quando viviamo con dei bambini arriverà il momento in cui sarà necessario comunicare ciò che sta accadendo, considerando che spesso sono i bambini stessi a fare domande.
E qui iniziano i dubbi dei genitori: posso parlare della morte ai bambini? Come posso spiegarglielo senza traumatizzarlo? Come posso comunicarglielo senza iper-proteggerlo raccontandogli “bugie” o false verità?
Qui le risposte possono essere molteplici; a me piace tenere in considerazione alcuni aspetti per aiutarvi a rispondere a queste domande:
1. Gestire prima la sofferenza dell’adulto: per gestione della propria sofferenza di adulto, non si intende né nascondere come ci sentiamo, né mentire rispetto al nostro stato emotivo.
Si tratta piuttosto di prestare attenzione a come esterniamo le nostre emozioni, evitando di trasmettere mancanza di speranza, sensazione di star vivendo una tragedia o di non riuscire a reagire (per esempio non mangiando o non dormendo).
Il messaggio che deve passare, nonostante la sofferenza, è che la vita va avanti!
2. Considerare l’età di sviluppo del bambino
I bambini comprendono la morte in modi diversi a seconda della fase evolutiva in cui si trovano:
• Età prescolare (3-5 anni): in questa fase i bambini hanno una visione “letterale” del mondo e non comprendono ancora che la morte sia un fenomeno universale, piuttosto pensano che sia un fenomeno reversibile.
In questa fase è utile comunicare al bambino esattamente quello che è accaduto; il Child Development Institute suggerisce che l’utilizzo di spiegazioni che includono l’assenza di normali funzioni corporee può essere utile per non sopraffare il bambino con frasi per lui non comprensibili.
Con bambini di questa età o anche un po' più grandi è possibile utilizzare storie come “la stella in cielo” o “i cicli della natura” per far comprendere e assimilare meglio il concetto di morte.
• Età scolare (6-10 anni): in questi anni i bambini sanno che la morte è definitiva, ma non la vedono come possibile nelle loro vite.
In questa fase i bambini potrebbero volere risposta a molte domande, e qui le spiegazioni è bene che siano chiare, sincere, reali e brevi. Si può partire chiedendo al bambino stesso cosa sa della morte e andare insieme a trovare delle informazioni plausibili.
• Preadolescenza (10-13 anni): qui il concetto di morte è completamente sviluppato.
I ragazzini in questi anni necessitano di intimità, supporto e comprensione per poter assimilare la notizia e le informazioni (essendo che ne comprendono chiaramente e senza filtri il contenuto).
• Adolescenza (14-18 anni): questa fase di sviluppo è caratterizzata da un’intensa attivazione emotiva, grande sensibilità e reattività, caratteristiche che rendono la fase di lutto totalmente diversa da quella vissuta dal bambino, ma diversa anche da quella dell’adulto.
In modo delicato è bene indagare il rapporto che c’era con la persona defunta e in base al tipo di legame aspettarsi reazioni emotive di maggiore o minore sofferenza.
Stare vicino all’adolescente e aiutarlo a imparare la tolleranza della sofferenza è fondamentale in questa fase.
Osservare poche semplici regole può auitarci a gestire una situazione difficile come quella di parlare della morte ai bambini, ma le stesse indicazioni in realtà sono valide a qualsiasi età.
Medical grade embedded systems designed by the implementation of the latest CPU and GPU technologies on either PICMG 1.3 Single Board Computers (SBC), Embedded Computer Boards or Computer-on-module (COM) boards based on over 22 years of experience in medical equipment applications to provide optimized computing and image processing power as well as custom-tailored solutions to meet customer requirement.
A series of medical all-in-one touch computers sizes from 10.1” to 23.8” embedded with the latest Intel® Processor. Some models can be installed with GPU cards these products not only fulfill different computing requirements but also provide high graphic performance for advanced quality image output. In addition, there are hot-swappable batteries options available to ensure the continuity of operation without interruption.
A series of medical-grade touch monitors certified with the latest IEC/EN 60601-1-2 4th edition to ensure the safety of medical electrical equipment compliance with professional healthcare regulations. They are designed with fast response time, wide viewing angle, DICOM® compliance, and an IP22 rated enclosure for advanced PACS and medical imaging applications.
Radiography and Digital X-Ray; surgical imaging control, surgical planning station and ultrasound imaging; image-guided therapy/surgery on tissue types, features, and function in real-time through fluorescence; surgical navigation imaging; and dental 2D/3D imaging and diagnosis catering to the varying nature of requirements.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur. Bibendum dolor fringilla facilisis nulla libero. Pulvinar magna elementum ac viverra. Arcu orci ipsum sagittis magna quisque sed aliquam euismod iaculis.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur. Bibendum dolor fringilla facilisis nulla libero. Pulvinar magna elementum ac viverra. Arcu orci ipsum sagittis magna quisque sed aliquam euismod iaculis.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur. Bibendum dolor fringilla facilisis nulla libero. Pulvinar magna elementum ac viverra. Arcu orci ipsum sagittis magna quisque sed aliquam euismod iaculis.
Lorem ipsum dolor sit amet consectetur. Bibendum dolor fringilla facilisis nulla libero. Pulvinar magna elementum ac viverra. Arcu orci ipsum sagittis magna quisque sed aliquam euismod iaculis.